Israel Cycling Academy, la proprietà si guarda attorno per eventuali fusioni WorldTour
Israel Cycling Academy pronta a sbarcare nel WorldTour il prossimo anno? La formazione Professional israeliana punta al Tour de France 2020 e per garantire la sua presenza ha due possibilità concrete: aspettare la conferma dell’attuazione della grande riforma UCI ed essere tra le due migliori Professional (automaticamente invitate ai GT), oppure diventare direttamente formazione WorldTour dal prossimo anno (ne esiste un terzo, ovvero ingaggiare un corridore di primissimo piano, ma non offre alcuna garanzia). Entrambi gli scenari al momento sembrano plausibili, considerando che con un organico di alto livello, non proprio da prima divisione ma quasi, la compagine che solo due anni fa evolveva a livello continental, è decisamente fra le più forti della categoria. Tanto che l’invito al Giro d’Italia 2019 sembra nuovamente più che plausibile, così come per molte corse a cui potranno fare richiesta (bloccati in alcuni casi solo dalle tradizionali e spesso comprensibili logiche nazionalistiche degli organizzatori).
Ma anche l’altro scenario,ovvero diventare direttamente formazione WorldTour, è tutt’altro che utopistico. A confermarlo è lo stesso Sylvan Adams, il magnate canadese proprietario del team, che pur senza sbottonarsi ammette di essere in contatto con alcune realtà per una fusione o riacquisto di licenza che porterebbe la sua squadra ai massimi livelli. “Diciamo che sappiamo come stanno le cose e cosa succede sul mercato – commenta a VeloNews – Siamo in contatto con alcune squadre e questa è una possibile strada per diventare una squadra WorldTour“.
Nessun nome dunque viene fatto, ma l’ipotesi è chiaramente sul tavolo: “Vogliamo correre il Tour 2020. La possibilità di una fusione con una formazione WorldTour è entusiasmante. È tra le possibilità, ma vogliamo concentrarci sugli obiettivi di questa stagione a prescindere dagli sviluppi extrasportivi. Comunque abbiamo gli occhi aperti e saremo opportunisti. La squadra sta crescendo in maniera regolare, ma ce dovesse presentarsi la possibilità, la prenderemo in considerazione. A volte bisogna essere artefici della propria fortuna”.
Tra le ipotesi c’è chiaramente anche il Team Sky. Anche se i budget non sono minimamente comparabili e per la formazione britannica sono spuntate proprio oggi alcune indiscrezioni targate Gazzetta dello Sport che sembrano portare in altre direzioni. Lo stesso Adams non sembra considerare, almeno pubblicamente, più di tanto questa opzione. “Non saremo timidi nell’approcciarsi ai grandi nomi, ma non vogliamo nutrirci della carcassa della Sky – conclude – Mi auguro che la Sky continui, in qualsiasi forma possa essere, perché è una delle squadre più importanti in gruppo e hanno fatto così tanto in questo sport. Ma, a livello ipotetico, se qualche corridore Sky o di altre squadre fosse disponibile, sicuramente busseremmo alla loro porta”.
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